San Giorgio 2023 – “Un gioco che sa trasportar…”


29-30 Aprile, 1 Maggio, queste le tre giornate che ha vissuto la branca E/G della Zona dei Laghi presso il Lago Pozzillo per il suo XXXVIII San Giorgio. Più di 250 tra esploratori, guide, rover in servizio e capi reparto riuniti in questo posto meraviglioso e ricco di ricordi a noi cari.

I nostri E/G trascorrono questi tre giorni con l’obiettivo di aiutare Bethany, Martha, Spencer ed Anthony che, durante una punizione inflitta loro a scuola, si imbattono in un videogioco venendone risucchiati. Ad accoglierli ci sarà Nigel, un personaggio non giocante, che svela loro la missione che dovranno compiere: conquistare l’occhio del Giaguaro per ripristinare l’ordine a Jumanji.

Inizia così l’avventura al San Giorgio, intriso di giochi sparsi lungo la riva del Lago, con mappe da leggere per il raggiungimento delle diverse postazioni in cui mettere in risalto le proprie capacità per aiutare i nostri 4 amici. Ma tutto ciò come? Con prove di abilità fisica, nozioni di primo soccorso, ecologia, segnalazione morse, arguzia, intraprendenza, coraggio e tanto altro.

“Campo bagnato, campo fortunato”…eh si! Questo San Giorgio lo ricorderemo anche per la pioggia che ci ha tenuto compagnia in quasi tutti i momenti ma, come direbbe B.P. : non c’è buono o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento”, e così è stato. Di fatti la pioggia non ha frenato il nostro entusiasmo nel vivere le attività ed anzi, ha permesso ancor di più ai ragazzi di fare esperienza dell’avventura e dello spirito di adattamento, permettendo loro anche di trascorrere la seconda sera non attorno al fuoco, ma nel calore di una tenda insieme alla propria squadriglia e di fermarsi dalla frenesia che caratterizza le giornate di tutti noi, per essere infine coccolati dalle note di “Signor fra le tende schierati” e prepararsi ad una nuova giornata.

Non è mancata l’occasione anche per mettere in risalto la bellezza delle relazioni create e createsi durante il campo, in cui gli E/G hanno esposto le difficoltà che possono subentrare nel dialogo con l’altro, per poi scoprire quanta gioia ci sta nel superarle per assaporare gli aspetti positivi di un’amicizia, di un incontro, il potere dell’affidamento e della fiducia reciproca. In fondo, anche Gesù creò una prima comunità chiamando a sé i dodici discepoli, i quali erano persone comuni, persone come noi, con le loro virtù ed i loro difetti, testimonianza che Gesù accoglie indistintamente tutti coloro che lo cercano.
Un successivo momento di riflessione porrà poi l’attenzione sul dono dello Spirito Santo, un dono di Dio. Spirito simbolo di unione, di aggregazione della comunità cristiana, comunità che abbraccia la bellezza delle fragilità, carismi, personalità e caratteri di ognuno, Spirito che ci fa sentire un’unica realtà guidata dal suo “pastore”. Tema quest’ultimo, approfondito da Padre Pietro Antonio durante la messa di giorno 1, persuadendo giovani e meno giovani sull’importanza delle scelte che si compiono, ponendo l’attenzione sulle conseguenze che ne derivano ed invitando i presenti a compiere con cautela i propri passi e ad aprire le porte del nostro cuore con coscienza e fede.

Il campo si è infine concluso così com’era iniziato, col Libro d’Oro che accompagna i nostri San Giorgio dal 1993, raccogliendo pensieri, emozioni, dediche, paure e gioie di esploratori e guide che, nonostante gli anni passino, sono accomunati da uno stile comune: lo stile scout.

Durante la cerimonia di chiusura, sono stati consegnati i vari guidoncini. Quattro le squadriglie che si sono distinte in particolar modo:
-sq. Aquile Nicosia1 per la loro SIMPATIA;
-sq. Tigri Nicosia4 per il loro ESTOTE PARATI;
-sq. Condor Troina1 per il MIGLIOR ANGOLO
– ma è la sq. Leoni Nicosia4 ad aggiudicarsi il tanto agognato GUIDONCINO DEI LAGHI.

Un plauso, però, va a tutte le squadriglie per l’impegno profuso, in quanto non è facile rivivere un campo di Zona dopo un fermo di due anni. E’ stato bello, oltre che emozionante, vedere la Zona riunita, sentirne il calore tramite gli abbracci ed i sorrisi finalmente concessi, sentire i canti e le stonature attorno ad un fuoco o all’adunata. E’ stato bello poter riassaporare le relazioni fraterne che gli scout ci permettono di sperimentare e costruire. E’ stato bello.

Abbiamo iniziato con una frase interrotta: “Un gioco che sa trasportar…” ma chi? “…chi questo mondo vuol cambiar!”

Jenifer Zitelli
IABZ Branca E/G Zona dei Laghi


Gallerie Fotografiche:  1234


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